LA CIMINIERA QUADRATA
Le ciminiere di Biella sono diventate famose grazie a Giosuè Carducci che ha immortalato i “fumanti camini”. Successivamente tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento si è cominciato a demolirli o, nei casi più fortunati, accorciarli per motivi di stabilità, processo che purtroppo fece perdere delle caratteristiche importanti. Nel Vernato si trovava una delle ciminiere più conosciute: quella della Fornace dell’Oremo, a sezione quadrata, che venne abbattuta nel 1980, ma ricostruita… in memoria di quella ormai distrutta.
Claudio Oddone fu colui che studiò i mozziconi rimasti delle antiche ciminiere. Grazie alle sue osservazioni si può notare come la maggioranza fosse a pianta circolare, mentre rare erano quelle a pianta quadrata. Questo ce le fa apprezzare ancora di più e la più antica fra quelle ancora in piedi, costruita nel 1882, è la ciminiera che apparteneva alla conceria di Luigi Antonio Magliola.
Lungo via Conciatori si può notare una casa molto raffinata con decorazioni in ferro sul portone e la cornice marcapiano in mattone, ma l’eleganza sta sulla chiave di volta dell’arco e sui due mascheroni in arenaria a bocca spalancata, testimonianze del gusto eccentrico del maresciallo Coda.
All’incrocio con vicolo delle Gallerie è presente una fontanella in ghisa con testa d’orso. Poco più avanti possiamo trovare una delle sedi dell’ARCI, un ‘ associazione che conta centinaia di migliaia di soci. Qui è presente anche una lapide che ricorda i caduti vernatesi della seconda guerra mondiale.
Un tempo in Via Conciatori 24 si poteva ammirare un muro chiaramente medievale con ciottoli a spina di pesce.
Fra via Conciatori e via Marucca sorgeva la chiesetta di San Nicola, demolita nel 1957. A quei tempi era ornata da una Madonna, attualmente conservata in una collezione privata biellese.
Lungo via Marucca possiamo ammirare anche un “Saltatore con l’asta“, una rappresentazione elegante ed originale, nonché una casa con decorazioni a trompe-l’oeil nella fascia alta: una finestra aperta e una dalla quale guarda un gatto.
Il nostro percorso prosegue in via della Rocchetta, messa in comunicazione con via Mantegazzi tramite la via Tre Corti, creata pochi anni fa: tutti questi edifici sapientemente ristrutturati erano parte dell’immensa Conceria Varale. Sempre in via della Rocchetta, all’angolo con via Ivrea, un elegante edificio dalla vistosa colorazione è l’antico lavatoio del Vernato, ottimamente restaurato; immediatamente a monte, la vasta sala del Centro Anziani ospita balli, conferenze e riunioni, comprese quelle dell’Associazione Amici del Vernato.