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LA NOSTRA STORIA2025-05-29T09:40:28+00:00

STORIA DEL NOME

Il nome “Vernato” deriva dal nome della pianta molto presente nell’omonimo quartiere Biellese,  la verna (o più comunemente conosciuta come ontano).
La verna è un albero alto tra 10 e 15 metri, con la tipica foglia allargata alla base, tronca o leggermente appuntita all’apice e con un profilo dentellato.
Una caratteristica particolare dell’ontano è il colore rossastro del legno e delle radici che, in alcuni casi, può tendere al giallo-arancio ed è il motivo per cui nel periodo Medievale era diffusa la credenza che lo spirito del male vivesse nella verna. Verna = ontano appartiene a un sostrato pregallico, probabilmente ligure. Il suffisso – ates (variante – ade) valse nell’antichità a indicare nomi di origine ligure. Il toponimo fa quindi pensare ad un luogo ricco di queste piante, gli ontani appunto, che prediligono terreni umidi e acquitrinosi caratteristica propria a quelli del Vernato che, trovandosi ai piedi della collina del Piazzo, ricevono le acque della zona sovrastante.

PRIMA DEL VERNATO

Nel passato, il quartiere Vernato a Biella era abitato principalmente da contadini, con una vita legata alla terra e alle attività agricole. Le donne lavoravano nei campi e in casa, gestendo la famiglia e assistendo ai parti, talvolta con l’aiuto di donne “pratiche” come la “Bina”. Gli uomini, invece, curavano i campi e le attività agricole, e a volte si occupavano anche di mestieri come il tessile. I bambini crescevano tra le campagne e nelle stalle, giocando con gli animali e imparando i lavori agricoli fin da piccoli.

Inoltre, nel Vernato c’erano anche famiglie che si occupavano di tessitura e altre attività artigianali, legate al passato industriale della zona. Nel 1954 la scoperta di una necropoli romana, avvenuta casualmente durante i lavori di scavo all’inizio della Costa Nuova del Piazzo, nei pressi del mattatoio, porta indietro nel tempo le origini del Vernato. In quell’occasione vennero alla luce alcune tombe in muratura con resti di ossa umane e urne cinerarie, che andarono quasi completamente distrutte. Dall’esame dei pochi resti rimasti, tra cui alcune urnette ed una boccetta sottilissima di vetro giallo, si può datare la necropoli ai primi secoli dopo Cristo. È possibile che una colonia romana, abbastanza numerosa data l’entità e la perfezione delle urne cinerarie trovate nella necropoli, venne a stabilirsi nella città nel primo secolo dell’Era Cristiana. La sede romana dovette avere il suo Castrum nella odierna piazza del Duomo estendendosi all’incirca in una zona rettangolare avente per asse maggiore via Italia e per assi minori via Duomo e via Marconi. È storicamente accertato che le colonie romane si stabilivano nei pressi di preesistenti centri abitati. Alla venuta dei Romani un insediamento doveva quindi già esistere ed è presumibile che i primi nuclei abitati siano sorti lungo i contrafforti meridionali delle colline del Piazzo e di Cossila avendo alle spalle la difesa dei monti e da uno dei lati quella del Torrente Cervo, esattamente la posizione del Vernato e di Riva. La storia del Vernato inizia nel 996, quando ne compare per la prima volta il nome in un documento ufficiale. Nonostante venga sempre associato a Biella, il Vernato fu anche un comune autonomo ed è lì che risiede la sua forte identità: nell’indipendenza. Il quartiere si può dire che nasca per dare accoglienza a viaggiatori e pellegrini, tanto che, probabilmente, il primo edificio fu un convento con annessa struttura di accoglienza nei pressi dell’attuale chiesa di San Biagio. Compreso all’interno delle cinta murarie che circondavano Biella, il Vernato non rinunciò ad un proprio statuto (gli Statuti di Vernato e Ghiara) e ad una propria industria. Infatti, anche se il Vernato nacque come quartiere dei cardatori, esso si distingue dal resto di Biella, fulcro del tessile, come centro dell’industria conciaria. Infatti, la qualità del cuoio prodotto nel quartiere era considerato di ottima qualità.

ONTANO

L’ontano nero, od ontano comune, è una pianta arborea appartenente alla famiglia Betulaceae. È presente in tutta l’Europa, nel Nordafrica, nell’Asia minore, in Siberia e nell’Asia orientale.
solitamente è alto intorno ai 10 metri (anche se in casi eccezionali arriva a toccare i 25 metri)

I CONFINI DEL VERNATO

I confini del Vernato, descritti nell’anno 1973 in un numero della rivista “Illustrazione Biellese”, si possono identificare con: Via XX Settembre (a lato della basilica di San Sebastiano), Piazza Lamarmora, per un breve tratto di Via Mazzini, Via Clemente Vercellone ed, infine, con Via E. Bona.

Dall’estremità di quest’ultima Via il confine è rappresentato da una linea immaginaria che arriva a comprendere le case dei Mutilati di Via Ponderano, attraverso terreni quasi privi di fabbricati.

Da lì la linea continua attraverso la campagna fino a giungere alla Cascina di Oremo. Continuando poi per tutto il Torrente Oremo, si arriva alla strada che porta per Ivrea, precisamente a Rio Bolume. Seguono, infine, i confini delle Parrocchie della Baraggia (Candelo) e del Vandorno.

Le delimitazioni fra il Rione Vernato ed il Rione Piazzo sono delineate dalla Costa Di San Sebastiano, dalla Roggia della Mole e da una linea che proseguendo idealmente del Corso della Roggia, arriva alla Costa Nuova per poi scendere al Bolume.

I quartieri del Vernato sono: S. Nicola Vecchio, S. Nicola Nuovo, San Biagio, Sant’Agata, Thes, Campagnate, Oremo di Sopra, Oremo di Sotto. A distanza di mezzo secolo, la situazione descritta è stata modificata non tanto dai confini geografici in se ma da un’edificazione continua che ha occupato gli spazi liberi, modificandone alcune zone del Vernato.
Fortunatamente quest’ultimo ne rimase fuori, senza subirne interventi dovuti alla forte espansione della città dovuta ai Piani Urbanistici Adottati nel 1941.

UN QUARTIERE… O QUALCOSA DI PIÙ

La storia del Vernato inizia nel 996, quando ne compare per la prima volta il nome in un documento ufficiale. Nonostante venga sempre associato a Biella, il Vernato fu anche un comune autonomo ed è lì che risiede la sua forte identità: nell’indipendenza. Il quartiere si può dire che nasca per dare accoglienza a viaggiatori e pellegrini, tanto che, probabilmente, il primo edificio fu un convento con annessa struttura di accoglienza nei pressi dell’attuale chiesa di San Biagio. Compreso all’interno delle cinta murarie che circondavano Biella, il Vernato non rinunciò ad un proprio statuto (gli Statuti di Vernato e Ghiara) e ad una propria industria. Infatti, anche se il Vernato nacque come quartiere dei cardatori, esso si distingue dal resto di Biella, fulcro del tessile, come centro dell’industria conciaria. Infatti, la qualità del cuoio prodotto nel quartiere era considerato di ottima qualità.

IL PATRIMONIO LINGUISTICO

Il Vernato, come comune indipendente, era orgoglioso della sua autonomia linguistica. Gli abitanti avevano un dialetto unico, un mix di parole provenienti da vari dialetti, incluso il piemontese, e talvolta anche termini inventati localmente. Queste parole erano il risultato di associazioni libere e istintive, riflesso del patrimonio esperienziale profondo della comunità. Il dialetto era una lingua radicata nelle esperienze primordiali, basata su sensazioni e emozioni, mentre l’italiano era più razionale ed elaborato, distaccato dal mondo delle percezioni sensoriali ed emotive.

Amici del Vernato

È con immenso piacere che vi presentiamo il nostro sito “Amici del Vernato”. Il Vernato è il più antico quartiere della città di Biella e la nostra associazione, che non ha scopo di lucro, si propone di far conoscere e valorizzare la storia, la cultura, gli usi e costumi del nostro Rione. Proprio la parola “amici” sta a significare che l´associazione è aperta a chiunque voglia collaborare e portare il proprio contributo per facilitare i rapporti sociali e di buona vicinanza solidale. Inoltre, l´emblema dell´associazione è la foglia dell´ontano, albero presente nel nostro territorio che simboleggia l´eroe civilizzatore dell´antichità, quello che riunì gli uomini che in precedenza vivevano dispersi, fondando in tal modo una comunità abitativa.

Contatti

Via Ivrea, 14 – 13900 BIELLA BI

Web: https://www.amicidelvernato.it/

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